Settimana di residenzialità
“Settimana di residenzialità”, è il nome con cui abbiamo chiamato questo tempo di quarantena prolungato che ormai da circa un mese stiamo vivendo. Tempo particolare, in cui come comunità stiamo riscoprendo che cosa significhi fermarsi e scendere da un treno in corsa per cambiare totalmente da un giorno all’altro ritmo di vita.
Diversi appuntamenti scandiscono il ritmo delle nostre giornate: cucito, giardinaggio, pulizie, sport, preghiera, studio, lezioni (online!)… Ce ne sono però alcuni particolari che ci teniamo a sottolineare: ogni mercoledì pomeriggio, viviamo l’adorazione continua come segno concreto di vicinanza a malati, medici, infermieri e tutti coloro che in questo periodo vivono una maggior fatica. Grazie poi alle diverse proposte, in particolare di Papa Francesco, ci sentiamo in cammino con tutta la Chiesa nel pregare uniti anche se fisicamente distanti per implorare la fine dell’epidemia. Inoltre abbiamo accolto con gioia la proposta di pregare ininterrottamente la novena a Maria Ausiliatrice ogni giorno per affidare a Lei, che è madre e sostegno di ogni uomo, tutti coloro che sono nella sofferenza.
C’è poi l’appuntamento quotidiano alle ore 18, iniziato come flash-mob e continuato come momento di animazione per i nostri vicini di casa, in cui dal terrazzo balliamo e cantiamo qualche tipica canzone italiana: è un’occasione nuova e molto ricca di vivere l’apostolato in maniera diversa dal solito che ci sta permettendo di scoprire almeno in parte, il volto dei nostri vicini nell’anonima Roma.
Momento particolarmente bello, sempre in terrazzo, è stato quando abbiamo avuto occasione di pregare un rosario a cui hanno partecipato anche i vicini del quartiere che lo desideravano (ovviamente tutti dal balcone!). Ciascuno ha messo come segno di speranza una piccola fiaccola alla propria finestra o terrazzo e, in un clima di silenzio e di preghiera, abbiamo potuto vivere questo momento particolare di affidamento a Maria. Pioggia permettendo ci siamo prese l’impegno di continuare questa preghiera settimanale insieme a chi vorrà unirsi.
Grazie a questo tempo stiamo riscoprendo come comunità, ma anche singolarmente, che cosa è davvero fondamentale e di che cosa invece possiamo fare a meno. Stiamo riscoprendo che non è necessario essere sempre di corsa per essere “produttive” riuscendo a stare dentro tempi stretti e serrati. Ci stiamo anche accorgendo che le relazioni quotidiane tra di noi, nell’apostolato, nella scuola, non sono poi così scontate anzi, se ci pensiamo bene, sono ciò che ci aiuta a dare un senso alla nostra missione.
Ci auguriamo di non sprecare questo tempo (che a volte ci pare infinito) e che una volta tornati alla normalità, poteremo fare tesoro dei piccoli passi e delle scelte vissute in questo periodo un po’ speciale!
Le Novizie di Roma “Sr Teresa Valsè Pantellini”