Si celebra il prossimo 29 settembre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. È una delle iniziative coordinate dalla Sezione Migranti e Rifugiati, che guidata da Papa Francesco in persona, affianca la Chiesa nell’accompagnare i rifugiati, coloro che sono costretti a migrare o le vittime del traffico di esseri umani.
Nel sito il racconto della nascita di quest’esperienza: “A Lampedusa e a Lesbo, punti di transito fondamentali in Italia e in Grecia, Papa Francesco ha pianto con i migranti e rifugiati che erano lì stipati. Sul suo volo di ritorno ha portato alcune famiglie di rifugiati siriani a vivere in Vaticano.
In risposta alla sua esperienza a Lampedusa e Lesbo, la Sezione Migranti e Rifugiati è un piccolo e dinamico reparto vaticano diretto personalmente da Papa Francesco. Egli crede che siano necessari sforzi ed attenzioni particolari per garantire che chi è costretto a fuggire non sia chiuso fuori o lasciato indietro”.
Il tema è presentato nel Messaggio, reperibile da qui, in cui fra l’altro si dice: “Le società economicamente più avanzate sviluppano al proprio interno la tendenza a un accentuato individualismo che, unito alla mentalità utilitaristica e moltiplicato dalla rete mediatica, produce la “globalizzazione dell’indifferenza”. In questo scenario, i migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta sono diventati emblema dell’esclusione perché, oltre ai disagi che la loro
condizione di per sé comporta, sono spesso caricati di un giudizio negativo che li considera come causa dei mali sociali. L’atteggiamento nei loro confronti rappresenta un campanello di allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla cultura dello scarto”.
Papa Francesco ha scelto questo tema per condividere con noi la preoccupazione relativa alla diffusione di mentalità e comportamenti lesivi della dignità della vita e della persona e per sostenere il nostro impegno affinchè “nessuno rimanga escluso dalla società, che sia un cittadino residente da molto tempo, o un nuovo arrivato”.
Nel sito è possibile reperire moltissimi materiali, utili per l’animazione pastorale, diversificati per età. Segnaliamo il breve video che può essere sfruttato ragazzi e adulti.
Le nostre Comunità, impegnate nell’educazione e nella costruzione, attraverso la cultura, della “Civiltà dell’amore” sanno che è giusta e sicura solo una società davvero attenta agli ultimi.
Foto dal sito Migrantes (qui)