Mi aiuti fare i compiti?
16 settembre
Nella mattinata inizia l’attività dell’Aiuto Compiti: gli iscritti, preventivati con un massimo di 15, sono saliti a 18, per l’insistenza di alcuni genitori, nella maggioranza immigrati, che non sono in grado di aiutare i propri figli nella esecuzione dei compiti per casa e per il fatto che gli orari d’ingresso e di uscita dalla scuola, a causa dell’emergenza COVID, sono improponibili per chi lavora, talvolta in modo saltuario e per la strada. Qualcuno chiede insistentemente di poter lasciare anche i figli più piccoli, che frequentano la scuola materna; qualcun altro ancora ci chiede di accogliere ragazzi della scuola media; non possiamo rispondere a questa esigenza, non abbiamo né spazi né volontari in grado di svolgere questo compito. Alle 11.30 inizia l’opera: poiché gli orari di uscita dalla Scuola Primaria Statale di via Lazio (frequentata in prevalenza da figli di immigrati di varie nazionalità) sono differenziati per classi di frequenza, andiamo a prelevare i nostri ragazzini “a rate”, chi alle 11.50, chi alle 12.10, chi alle 13.30, chi alle 13.40, chi alle 13.50 e infine alle 14.00. per fortuna la scuola è dietro l’angolo della nostra casa! Mentre c’è chi fa questi “viaggi di recupero”, i volontari che rimangono in casa accompagnano i primi arrivati e poi i successivi su al primo piano, in due ambienti della ex casa famiglia: abbiamo attrezzato la cucina come spazio per consumare, distanziati e con le dovute precauzioni, ciascuno il proprio pranzo portato da casa. Al termine di ogni turno si disinfettano le ”postazioni” occupate dai precedenti occupanti, e si lascia lo spazio per i successivi; intanto i primi arrivati passano nella sala giochi, dove occupano questo tempo utilizzando giochi da tavolo a due, oppure guardando la TV. Alle 14.00, quando i ragazzi della Formazione Professionale sono usciti dalla scuola e hanno lasciato libere le classi, possiamo scendere in cortile per qualche minuto di gioco all’aperto (che fatica inventare giochi e percorsi in linea con le norme sulla sicurezza!). Alle 14.20 circa si passa in un’aula del CFP, disinfettata dal personale, e inizia la fase vera e propria dell’Aiuto Compiti. Per il momento siamo in 6 adulti (4 giovani volontari, 1 signora anziana molto disponibile e Sr Paola; in ottobre speriamo che si aggiunga qualcun altro). Le problematiche sono molteplici: i bambini appartengono a nazioni ed etnie diverse (Marocco, Egitto, Senegal, India, Pakistan, Romania…ci sono anche 2 italiani!), molti parlano abbastanza bene l’italiano, ma leggono e scrivono male, alcuni genitori hanno bisogno dei figli come interpreti per parlare con noi, sin dal primo giorno in qualcuno si evidenziano probabili disturbi dell’apprendimento. Nell’unica grande stanza dove lavoriamo si fa fatica a far mantenere la concentrazione necessaria: i piccolissimi della prima, vivaci e intelligenti, richiedono attenzione costante, i più grandicelli, se non sono controllati, si distraggono. Quando alle 16 interrompiamo la compilazione dei compiti, andiamo fuori in attesa dei genitori e intanto proponiamo qualche altro gioco che permetta di mantenere le distanze. Verso le 16.45 tutti sono andati via; così con i volontari ancora in servizio ci disponiamo a ripulire e disinfettare gli ambienti della casa famiglia utilizzati. E per oggi il pomeriggio è concluso.
Sr Paola Tascio