L’8 marzo, festa della donna, ricorre l’anniversario della morte di Madre Rosetta Marchese. Il 9 la ricorderemo in una serata a lei dedicata, in cui sr Francesca Caggiano, vice postulatrice, ne presenterà i tratti salienti della vita e della spiritualità. Sr Piera Cavaglià, Segretaria Generale dell’Istituto FMA, illustrerà l’attualità di questa figura di donna.
Madre Rosetta Marchese, Ispettrice dell’Ispettoria Romana
Nel 1965 viene nominata Ispettrice Madre Rosetta Marchese, dal 1961 Direttrice nella Comunità di Roma “Gesù Nazareno”.
Madre Rosetta è una persona di grandi capacità organizzative. Cura al tempo stesso la formazione spirituale e culturale delle suore.
L’Ispettoria Romana è vasta e ricca di opere e nonostante le suore siano più di 600, non sono sufficienti per portare avanti tutte le attività a favore della promozione delle ragazze e dell’evangelizzazione. La scarsità del personale si fa sentire sempre di più.
Le suore divengono più anziane; le vocazioni diminuiscono; le esigenze educative aumentano.
Madre Rosetta si rende conto della situazione e cerca di:
Rivedere in un costante discernimento la situazione dell’Ispettoria
Favorire ristrutturazioni o lavori di manutenzione straordinaria
- Potenziare la formazione religiosa e salesiana
- Accompagnare in particolare le giovani che danno segni di vocazione alla vita religiosa
- Tutelare la salute delle suore
- Qualificare il personale a tutti i livelli
Dopo il Capitolo Generale Speciale del 1969, madre Rosetta cerca di mettere in atto le principali modifiche suggerite dal Concilio Ecumenico Vaticano II a livello delle comunità, della riforma liturgica, della catechesi e della missione pastorale. Dalle relazioni delle visite ispettoriali si coglie la sua grande attenzione a tutti gli aspetti della vita delle Comunità. Riportiamo, per tutte una sua espressione: “A tutte una parola di compiacimento e una esortazione ad accrescere sempre più la reciproca capacità di accoglienza… la semplicità, l’ardore di amore per il Signore, lo zelo per la salvezza delle anime, la ricerca esclusiva della gloria di Dio, in tutto e sempre, ci animino sempre in ogni azione”. (In “Quaderno delle visite dei Superiori”, Archivio Roma “Maria Ausiliatrice”, anno 1970))
Durante il governo di Madre Rosetta, le case tendono a diminuire leggermente, ma nel 1971 si raggiunge il numero più elevato di suore: si contano 654 Figlie di Maria Ausiliatrice.
L’aumento del personale e le case molto distanziate nelle cinque Regioni, rendono particolarmente faticoso il lavoro dell’Ispettrice. Il Consiglio Generale, allora, studiando la realtà italiana di questi anni, riflette e approva la decisione di dividere alcune ispettorie ritenute troppo grandi, tra cui la romana S. Cecilia.
Al termine del sessennio di Madre Rosetta Marchese nasce perciò l’Ispettoria Romana S. Agnese, con sede nell’Istituto Gesù Nazareno di Via Dalmazia.