Una fantastica esperienza di vita, quella trascorsa dai ragazzi dell’oratorio “Don Bosco” di Ladispoli.
Ragazzi che, appena terminata la scuola si sono impegnati a preparare la valigia per mettersi in viaggio per un meraviglioso paesino di montagna immerso nel verde del parco nazionale di Abruzzo: la bellissima Pescasseroli.
Sei giorni pieni di emozione e stupore nell’ammirare paesaggi mozzafiato dopo lunghe e, a tratti, faticose camminate sulle vette più importanti del nostro Appennino, come la splendida Camosciara.
Ai momenti di svago e divertimento non potevano certo mancare brevi momenti formativi che sono diventati grandi nel cuore di ognuno di noi: come sfondo alla settimana, c’è stata proposta la visione del film “Gifted Hands”. È la storia di un bambino di colore, pessimo a scuola e vittima di atti di bullismo, che diventa poi il miglior neurochirurgo al mondo, anche perché riesce a fare delle critiche altrui la propria arma vincente, come dovremmo fare noi, anche se non è per niente semplice conoscere noi stessi e i doni che abbiamo. Abbiamo provato a entrare nel “guazzabuglio” del nostro giovane cuore, per mezzo di un questionario anonimo: quante emozioni negative!
Non è proprio semplice dar voce al cuore e tradurre in azione l’amore per la vita! Non dobbiamo aver paura di tendere verso le altezze di Dio, come ci è stato narrato in un piccolo brano “Il condor che non imparò a volare” e che abbiamo approfondito nei momenti di riflessione.
L’esperienza, secondo me, risulta importante da 3 punti di vista: culturale per le belle cose che abbiamo visto e imparato grazie alla sig. Paola, guida molto competente che ci ha accompagnati in un fantastico itinerario tra boschi e montagne; formativo, attraverso i momenti di riflessione proposti; dal punto di vista umano perché si sono fatte nuove amicizie mentre si sono rinforzati legami un po’ superficiali.
Insomma un campo oratoriano con i fiocchi, che ha saputo abbracciare ragazzi di varie età, etnie, culture e religioni facendoci sentire tutti membri di quella grande famiglia oratoriana di Ladispoli.
Un grazie speciale va a tutte le persone che hanno reso possibile tutto ciò credendoci ogni giorno di più, grazie a don Piero Lalla, e ai 3 animatori dell’oratorio di S. Maria della Speranza, ma soprattutto grazie di cuore a Sr. Nellina che non si è fermata un attimo e che momento per momento, è pronta a dare tutto per renderci felici.
Federica e il resto della compagnia