Festa di Maria Ausiliatrice a Roma “Sacro Cuore”
24 maggio 2020
Scuola “Maria Ausiliatrice”, via Mauro Morrone, Roma
Come ogni anno è arrivato uno dei giorni più attesi dai nostri alunni, la festa di Maria Ausiliatrice, e anche in tempo di COVID-19 alcune cose non cambiano: la voglia di pregare e festeggiare insieme la mamma a cui Don Bosco e Madre Mazzarello hanno affidato i loro giovani è rimasta la stessa.
Per tutta la settimana precedente ci siamo preparati e abbiamo atteso questo giorno sapendo che alcune nostre tradizioni non avrebbero potuto avere luogo, ma le preghiere hanno sicuramente raggiunto il Cielo con maggiore intensità.
Una cosa però siamo riusciti a farla insieme: con il sostegno e la disponibilità del parroco di Santa Maria della Speranza, don Alvaro Forcellini, la scuola (rappresentata dai ragazzi di quinta) ha animato una Celebrazione Eucaristica proprio nel giorno del 24 maggio, proprio nel giorno in cui le chiese sono state riaperte ai fedeli.
E noi c’eravamo: insegnanti, suore della comunità del Sacro Cuore, alunni e genitori, tutti insieme nella nostra parrocchia salesiana, di fronte alla bellissima statua di Don Bosco e Maria Ausiliatrice.
Ecco le impressioni di Giulia, una della alunne di classe quinta che è cresciuta sotto il manto della Madonna e, dopo 8 anni nella nostra casa, ha vissuto ancora un volta questa bellissima festa:
Sappiamo che per molti questo periodo è stato pieno di rancore, tristezza e problemi, ma la festa di Maria ha rallegrato i fedeli; certo è stata diversa dal solito…
Personalmente io, come alunna della quinta elementare della scuola Maria Ausiliatrice, questa festa l’ho vissuta diversamente dal solito.
Gli altri anni la chiesa era piena di persone mentre quest’anno c’erano solo tre persone a banco; non c’erano i tanti fedeli che mi sorridevano di solito. C’erano i miei compagni che provavano a sorridermi, ma la loro bocca era coperta dalla mascherina. Tuttavia quella mancanza di vociare mi faceva sentire un grande amore proveniente dall’altare.
La messa non è stata quella di sempre… mancavano le persone del coro e i chierichetti anche se la musica ed il canto non sono mancati. Poi di solito all’uscita si faceva merenda con i cornetti mentre stavolta ci guardavamo tutti, dopo tanto tempo dentro casa, e vedevamo quelle mascherine colorate che in fin dei conti non erano così male.
Quindi la Madonnina, come sempre, mi ha aiutato: mi ha fatto uscire per andara a festeggiare il giorno della sua festa e ne è valsa la pena di riempire di nuovo quei banchi che da tanto non si colmavano. Forse non sarà stata piena di fedeli… in confronto però c’erano e ci saranno sempre le sacre figure al centro della chiesa e del nostro cuore.
Giulia Brillo, classe quinta, scuola Maria Ausiliatrice di via Mauro Morrone, Roma