Anche la nostra Ispettoria ha partecipato all’Assemblea CII, Torino Valdocco 9 – 12 maggio 2019. Ecco una breve cronaca e, in fondo alla pagina, alcune foto.
I 77 partecipanti, rappresentanti delle ispettorie italiane, riuniti a Torino, a Valdocco, terra santa salesiana, riflettono e si confrontano sul tema della sinodalità missionaria.
Dopo i saluti della vicaria generale Suor Chiara Cazzuola e della presidente CII Suor Carla Castellino, che inquadravano il tema in continuità con le suggestioni e le indicazioni offerte dal sinodo dei giovani e in linea con il tema del capitolo generale, abbiamo vissuto il focus esperienziale durante il quale abbiamo riletto il cammino di realizzazione del progetto ispettoriale di quest’anno. Ciascuna ispettoria ha avuto modo di confrontarsi e di s rileggere l’esperienza mettendo in evidenza in modo costruttivo e sereno anche i limiti riscontrati.
Nel pomeriggio il focus biblico, con la presentazione del brano delle nozze di Cana da parte di Paolo De Martino ci ha permesso di riflettere personalmente su questo brano evangelico e sui molti spunti da lui evidenziati: “Quando meno te l’aspetti, arriva il tutto che meno ti aspetti: il vino migliore é quello che deve ancora essere versato, é speranza per ogni persona che si arrischia ad amare!” E ancora: “Credere è gioire. Abbiamo bisogno di ritrovare la gioia di credere. La bella notizia é che l’amore di Dio è immeritato ed è l’unica vera notizia che ognuno di noi dovrebbe raccontare ai giovani: Dio ti ama così come sei. Dio chiede solo di riempire le nostre vite di cose semplici e di portarle a Lui”. Avere sempre nel cuore e sulle labbra la bella notizia del vangelo e nello sguardo l’amore per Gesù è il segreto di una testimonianza efficace.
Concludiamo questa giornata nella Basilica di Maria Ausiliatrice, con la celebrazione solenne dei Vespri del primo giorno del triduo di preparazione alla festa di Santa Maria Domenica Mazzarello. Suor Chiara Cazzuola dà la Buonanotte sulla figura di madre Mazzarello, in particolare nel momento in cui da Mornese si trasferisce a Nizza Monferrato, evento di cui quest’anno ricorre il 140° anniversario. La maternità e lo sguardo di futuro di Maria Domenica Mazzarello uniti alla fiducia in Don Bosco e in Maria Ausiliatrice le hanno consentito di vivere serenamente questa potatura. E chiediamo per la sua intercessione tanto coraggio e speranza per ripartire con e dai giovani.
La seconda giornata è suddivisa in tre blocchi. Durante il primo momento, focus pastorale, Don Salvatore Currò, docente dell’UPS, approfondisce il tema a partire dall’esperienza e dalle indicazioni che il Sinodo dei giovani ci consegnano tramite il documento finale e la “Christus vivit”: “Non si fa autenticamente pastorale giovanile se la Chiesa non si rinnova. Se la Chiesa vuole rinnovarsi deve fare spazio ai giovani. Sono i giovani che ringiovaniscono la Chiesa”. Si tratta di sviluppare lo stile della sinodalità missionaria che ci spinge a puntare sull’attivazione di processi di cui i giovani siano veramente protagonisti. Occorre assumere la mentalità della “Laudato sii”: partire dalle esigenze che esprimono tutti i giovani, dal bisogno di giustizia, di rispetto dei diritti umani e di cura del creato, sentendoci in cammino con Gesù e con tutti gli uomini.
Nel focus carismatico, sr Eliane Petri ci presenta “Lo stile “sinodale” della prima comunità di Mornese: profezia di missionarietà”. A fondamento c’è stata, già dall’inizio, la scelta di vivere e camminare con le giovani, condividendo tutto con loro. Lo stile del Sistema Preventivo, la centralità dell’Eucaristia, la maternità ispirata a Maria Ausiliatrice caratterizzavano la vita quotidiana a Mornese e a Nizza Monferrato. Questo stile apriva alla missionarietà come testimonianza di comunione che affascinava e contagiava, favorendo il nascere di vocazioni, ma soprattutto la maturazione in tutte le dimensioni della persona e la crescita cristiana. È in questo stile il segreto della gioia, della vita piena e abbondante per le nostre comunità educanti.
Tutto il pomeriggio è dedicato al focus progettuale. Attraverso laboratori guidati da esperti individuiamo orientamenti e passi nei seguenti ambiti: la missione nell’ambiente digitale, i migranti come paradigma del nostro tempo, sessualità: una parola chiara, libera, autentica, economia, politica, lavoro, casa comune. La giornata si chiude in Basilica con i vespri. Durante la buonanotte, affidata a suor Maria del Carmen Canales, superiora della visitatori a Madre della Chiesa ricordiamo il doloroso trapianto della comunità di Mornese al Nizza Monferrato e il frutto che tale potatura ha portato a tutto l’Istituto. All’intercessione della Ausiliatrice e di Madre Mazzarello affidiamo gli orientamenti emersi dai lavori di questa giornata.
Ultimo giorno. Iniziamo questa giornata, domenica, giornata di preghiera per le vocazioni, con la celebrazione eucaristica presso la chiesa di San Francesco di Sales: Gesù è il buon pastore, Lui che è l’Agnello immolato e vittorioso.
In assemblea vengono presentati gli orientamenti e i passi concreti per ciascun laboratorio. Ci riuniamo per ispettoria per riflettere su quanto emerso: quali integrazioni apportare? Verso quali ambiti orientare la programmazione ispettoriale? Quale idea – forza i focus ha lasciato in noi?
E un momento di ulteriore scambio e approfondimento che avremmo voluto prolungare. Nell’assemblea vengono presentate varie integrazioni e, per quasi tutte le ispettorie, un generale interesse a tutti gli ambiti. Alcune costanti ci uniscono, come: l’attenzione all’antropologia cristiana, come recupero e attenzione all’umano; l’approfondimento della “Laudato sii” che potrebbe aiutare ad assumere una mentalità nuova e a tratteggiare modalità pastorali in un’ottica più inclusiva; l ‘impegno di formazione con e per i giovani nell’ambiente digitale, la mobilità come paradigma del nostro tempo.
Nelle conclusioni, sr Chiara Cazzuola, vicaria generale, ci esorta a considerare quanto vissuto in ottica di continuità con i cammini precedenti, a valorizzare le risorse di ciascuno, a curare il protagonismo giovanile in ogni azione pastorale. Ringrazia sr Anna Razionale e la commissione che ha curato la progettazione e l’organizzazione di questa assemblea.
Sr Carla Castellino, presidente CII, ripercorre con riconoscenza i vari momenti dell’assemblea. Torniamo rinnovati nella passione educativa con alcune certezze: Dio ha già salvato il mondo e farà tutto facendo fare tutto a noi, il vino migliore deve ancora venire.
Alcuni desideri: passare da una fede crocifissa ad una fede risorta, essere comunità sinodali che si lasciano incontrare da Dio per essere generatrici di vita. Consegniamo a Maria Ausiliatrice tutto ciò che abbiamo vissuto e che vogliamo mettere in atto nelle nostre ispettorie.
Grazie a ciascuno di noi: FMA e laici che abbiamo vissuto insieme un’esperienza di sinodalità per la missione!