“In noi una sola cosa perché il mondo creda” – Questo lo slogan che ha accompagnato la professione dei voti perpetui – lo scorso Sabato 7 Settembre – di: Jean-Marie Karam SDB, Francesco Simoncelli SDB, sr Gabriella Di Tizio FMA, sr Fatìma Tomassi FMA.
Come raccontare con parole umane quanto vissuto nella mattinata di Sabato? Parenti, amici, consorelle e confratelli già dal mattino hanno iniziato ad affollare la Basilica di Maria Ausiliatrice a Roma; timore, paure, entusiasmo, gioia intima e tensione si sono alternati continuamente in noi nelle ore che hanno preceduto la celebrazione. l’Ispettore verso le ore 9.00 ha incontrato i 550 ragazzi arrivati da tutta l’Ispettoria per il meeting che – come sapevano – avrebbe avuto come evento centrale proprio la professione perpetua dei “4 supereroi” così denominati simpaticamente da alcuni giovani sopraggiunti appunto per l’evento. Don Stefano infatti ha incontrato i ragazzi del meeting nel cortile dell’oratorio del Pio XI dove erano stati ospitati dal primo pomeriggio del giorno precedente ed ha cercato di spiegare loro il senso della cerimonia, del rito religioso dei voti perpetui.
Penso che non ci sia gioia più grande per un Salesiano di don Bosco e per una Figlia di Maria Ausiliatrice di vedere partecipare alla celebrazione eucaristica della propria professione perpetua così tanti giovani, giovani che sono stati attenti per tutta la durata della Santa Messa e che hanno partecipato e cantato con entusiasmo e coinvolgimento; giovani, molti dei quali ci avevano conosciuto nei cammini dei GR organizzati in questi anni dall’Ispettoria. Siamo stati accompagnati grazie alla loro presenza da tanto affetto, li avevamo incontrati già nel pomeriggio del Venerdì in cui ci era stato richiesto di raccontare un po’ le nostre storie, la nostra testimonianza vocazionale. Ma l’affetto e il sostegno è arrivato anche da tutti i nostri confratelli e sorelle, da tutti i nostri amici e parenti giunti anche da molto lontano. Il rito della professione già molto ricco in sé è stato valorizzato dall’impegno del coro MGS che ha aiutato l’Assemblea a partecipare alla Celebrazione attraverso i canti che si sono fatti preghiera, così come c’è stato raccontato da amici e parenti.
“Il mondo non conosce Dio”, questo quanto ricordatoci da don Stefano nell’omelia semplice ma intensa che ci ha offerto, e conoscere Dio per noi significa poterGli dare del tu, poterGli parlare, ascoltarLo, prenderLo come riferimento nelle nostre scelte, se una FMA se un SDB – ha aggiunto l’ispettore – non ha un rapporto di questo tipo col Signore allora è tutto un bluff. Riprendendo ancora il passo del Vangelo: Gesù non prega solo per loro ma per tutti quelli che crederanno a causa loro, ci ha invitati per qualche istante a fare memoria di tutte le persone che abbiamo incontrato nella nostra vita e che hanno permesso che noi giungessimo a scegliere il primato di Dio.
Ancora ha ricordato all’assemblea che probabilmente se ci avesse chiesto perché eravamo lì avremmo risposto in coro: “non lo so”. “Il Signore sceglie solo perché ama e loro si sono sentiti amati, sono stati amati gratuitamente, non per qualche merito particolare, non per le loro qualità ma perché l’amore di Dio è totalmente gratuito. “Solo se sentirete questo amore lo farete sentire anche agli altri, che i giovani allora possano dire per ciascuno di voi: questo fratello, questa sorella è per me, è un dono di Dio per me”.
Ci ha ricordato riferendosi alla prima lettura che con Dio “non si scherza” ma non perché il nostro sia un Dio minaccioso, ma solo perché se è vero che noi possiamo allontanarci da Lui, Lui però oggi prende sul serio ciò che stiamo facendo, Lui è fedele, è il fedele che mantiene il suo patto in eterno e per sempre.
Seguendo con attenzione la liturgia della Parola, scelta proprio da noi professi, ci ha esortato lì dove saremo, cominciando proprio dalle nostre comunità a fare “unità”, testimoniando sempre e nonostante tutto la fraternità, “siate santi lì dove sarete, se la gloria umana si cerca quella divina invece vi è data per AMARE”.
“Il vostro compito sarà sempre quello di indicare la via del Paradiso. I nostri santi vi accompagnino, Maria possa essere guida della vostra vita”.
E noi oggi diciamo che non ci sono parole per esprimere il senso di gratitudine profonda, la pace provata, l’abbandono sperimentato… Dio quel giorno si è fatto UNO con noi, era vicinissimo! Abbiamo vissuto una forte presenza dello Spirito, la certezza che siamo chiamati ad essere futuri abitatori del Cielo, abbiamo toccato con mano che tutto il resto è penultimo. Ed ora la grande responsabilità di rispondere, nel nostro quotidiano, a questo investimento di fiducia e di speranza… e di rispondere attivamente… con una grande certezza nel cuore: l’amore di predilezione sperimentato non è solo per noi, è per ogni creatura, è UNIVERSALE…
A noi custodire un pezzo di Cielo nel cuore e non dimenticare mai quello che è accaduto nella Messa solenne del 7 Settembre 2019!
Sr Fatima Tomassi