Dal 18 al 21 aprile i ragazzi dell’oratorio Maria Ausiliatrice di Monserrato, che scelgono di animare i più piccoli, si sono riuniti e hanno camminato insieme durante uno dei momenti fondamentali per ogni cristiano: il Triduo Pasquale. Dalla “Coena Domini”, al “giro delle sette chiese”, all’ascolto della Passione del Signore, ognuno c’è stato per l’altro, come una vera famiglia. E si sa che per quest’ultima la preghiera è un momento che unisce e fortifica i legami; altrettanto è stato per la Big Family.
Uno degli appuntamenti più importanti, a cui noi ragazzi abbiamo partecipato con grande impegno e gioia, è stato quello di sabato 20 aprile, quando le porte dell’oratorio si sono spalancate e hanno accolto gli animatori dalla mattina alla sera. Le emozioni vissute alla “Pasqua giovani” sono state scatenate da vari fattori: sicuramente lo stare in gruppo, l’amicizia, l’incontro con Gesù. Ma tutto ciò è stato amplificato da testimonianze che raccontavano la relazione con Dio. La prima di queste si collega perfettamente al tema pastorale #perlavitadeglialtri, infatti due giovani rappresentanti dell’associazione Admiss (Amico Della Missione) hanno raccontato il loro aiuto ai più bisognosi e i loro progetti futuri per regalare una vita più dignitosa a coloro i quali ancora vivono in condizioni di degrado sociale. Successivamente, il responsabile dell’oratorio e animatore, Andrea, ha testimoniato come alle volte il Signore non si avverta nella propria vita e di come all’improvviso, come una boccata d’aria fresca, Egli si faccia presente quando tutto ci sembra perduto. Ancora, Suor Giovanna, direttrice della casa, ha raccontato i suoi incontri con il Signore, avvenuti in modo inusuale, quando la vita ti chiede di affidarti completamente a Lui. Per concludere in bellezza e per toccare il cuore dei giovanissimi, Renato e Rita hanno “gridato” a gran voce il loro amore, nato proprio tra le mura dell’oratorio di Monserrato, che ancora arde nei loro cuori perché ad alimentare la fiamma c’è il Signore.
Ci ha colpito un aspetto comune a tutte le testimonianza: come Gesù possa palesarsi in tutte quelle cose che si reputano erroneamente “piccole”!
Durante il tempo della riflessione personale, abbiamo ricevuto anche il dono di poterci accostare al sacramento della confessione, grazie alla presenza di due salesiani.
Abbiamo concluso la giornata condividendo il pranzo e un pomeriggio di gioco.
La preparazione alla Domenica di Pasqua poteva dirsi conclusa e ci sentivamo ormai pronti ad accogliere il Risorto nei nostri cuori, ancora una volta come una vera famiglia. L’aspetto più importante del triduo, infatti, non è stato vivere ogni momento in modo perfetto ed impeccabile, ma affrontarlo come dei fratelli, capire l’importanza del sostegno reciproco e della gioia comune. Il tutto è stato reso possibile grazie agli animatori adulti, alla comunità delle suore e a ciascuno di noi che abbiamo aperto il cuore per “abitare il cielo”.
Arianna Corona, animatrice