Le distanze si accorciano con l’amore e i sogni condivisi
Siamo in presenza di una situazione eccezionale, un’emergenza sanitaria che mai avremmo pensato di dover affrontare. Proprio in questo momento di grande difficoltà per tutti, la Scuola San Giovanni Bosco situata in via Palmiro Togliatti, è viva e funzionante sia nella sua parte amministrativa sia in quella della didattica.
Il DPCM del 4 marzo 2020, ha fermato il flusso motorio ma non quello della mente e del cuore. Dal 5 marzo la Scuola si è attivata affinché fosse garantito il diritto allo studio, consentendo l’accesso anche in orari non di attività didattica per il ritiro del materiale rimasto a Scuola. Non c’è stato un solo giorno di ferie, di riposo. Gli ingressi dell’Istituto sono stati regolamentati per la sicurezza, ma le persone che ogni giorno lavorano al suo interno continuano a farlo. La Direzione, l’Economato, il Coordinamento, la Segreteria, il personale Docente, il personale non educativo, tutti stiamo lavorando perseguendo il nostro obiettivo: far sì che gli alunni non interrompano il loro percorso didattico ed educativo. Seppure con modalità diverse.
Il nostro obiettivo è stato sin dal primo momento, di questa emergenza, quello di continuare a “fare scuola”, costruendo in modo ragionato e guidato il sapere. Per realizzare ciò è stato fondamentale il confronto e la collaborazione che è nata tra le Coordinatrici della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e la Segretaria della scuola. Le comunicazioni ufficiali da parte del Ministero sono state attese nel piccolo ufficio situato al primo piano dell’edificio, in barba alle raccomandazioni sul distanziamento sociale. Tutte le decisioni sono state prese in accordo e soprattutto per il bene della Scuola; ogni singola parola di ciascuna comunicazione rivolta alle famiglie è stata pensata per non generare smarrimento.
L’obiettivo è stato chiaro sin da subito: garantire pari opportunità e diritti a tutti gli alunni tenendo conto anche degli strumenti a disposizione delle Famiglie.
La Scuola dell’Infanzia, comincia la giornata con il pensiero rivolto ai nostri bambini e alle nostre bambine. Nella pratica la Coordinatrice e le Insegnanti si collegano via Skype e si valuta il materiale già scelto da inviare agli alunni e alle alunne. La scelta didattica premia il lavoro di squadra, assembla le idee che ognuna apporta per garantire una programmazione d’intersezione. Il materiale viene scelto con cura e segue gli obiettivi del progetto educativo-didattico dell’anno scolastico. Ovviamente, sono state riprogettate le attività previste negli ambienti scolastici, per permettere di essere realizzate a casa. A questo proposito ogni Insegnante, crea e descrive le attività con video tutorial, messaggi audio, letture guidate così che i bambini possano ascoltare le proprie maestre. Abbiamo scelto, di mantenere anche l’attività motoria perché essa è fondamentale in questa fascia di età per garantire il benessere psicofisico così come da indicazioni dei pediatri, per garantire una routine, seppur virtuale, ai bambini e alle bambine.
Nella scuola primaria, dopo un primo momento in cui la trasmissione dei compiti è avvenuta per mezzo delle mail inviate dagli insegnanti alle rappresentanti di ciascuna classe, è stata attuata e realizzata – con il preziosissimo contributo gratuito e sincero, di un Genitore che ha messo a disposizione le sue competenze ed il suo tempo per la Scuola – una piattaforma di archiviazione che consente ad ogni famiglia di collegarsi e scaricare il materiale didattico. Ciascun docente ha inserito il proprio orario aiutando così le famiglie nella gestione dei compiti delle diverse discipline assicurandosi che venga garantito a ciascun alunno il rispetto di una routine scolastica, seppur virtuale. Lo scambio tra i docenti è continuo, attraverso chiamate e riunioni, in cui lo schermo ha sostituito l’interazione costante di confronto collaborativo; si riprogettano programmi ed attività affinché tutti gli alunni possano usufruirne e trarre conoscenze e competenze da questa situazione, che mai ci aspettavamo di dover affrontare. Tra i docenti si sperimentano nuove modalità di fare didattica: ci siamo scoperti tecnologici e ci siamo messi in gioco. Ogni insegnante attinge alla propria creatività per rendere le lezioni coinvolgenti.
Le note ministeriali confermano che stiamo seguendo il giusto percorso. Noi tutti speriamo di ricominciare presto le attività didattiche, negli ambienti scolastici dove possiamo ritrovare i bambini/e e la dimensione umana e relazionale. La Scuola ci manca perché è la nostra missione di vita ed è un’istituzione nella quale crediamo perché gli alunni sono il nostro futuro.
#iorestoacasa…e faccio scuola!
Dopo i primi giorni di frenetici Collegi Docenti attraverso Skype e l’invio di compiti attraverso il registro elettronico, nella Scuola Secondaria di Primo Grado ci siamo organizzati seguendo un piano preciso:
OBIETTIVO: NON LASCIAMO SOLI I RAGAZZI! INSIEME CE LA POSSIAMO FARE!
MODALITA’ OPERATIVE:
Impostiamo un orario di video lezioni di almeno 16 ore settimanali per ogni classe…i ragazzi non ce la fanno a reggere di più…ma troviamo anche un modo per farli lavorare a gruppetti (sempre online) nel pomeriggio, assegniamo compiti per casa e li correggiamo; proviamo persino ad interrogare (spesso interrogazioni programmate); apriamo uno Sportello Amico per chi ha bisogno di qualche spiegazione in più, anche in vista della famosa “tesina d’esame” per la terza o altra necessità.
E PER CHI HA IL SOSTEGNO?
Ogni docente di sostegno incontra singolarmente l’alunno che gli è stato affidato e lo aiuta nello studio in orario extra lezione di classe (al quale anche il ragazzo partecipa). Anche la doposcuolista continua il suo lavoro aiutando nel pomeriggio qualche ragazzo in difficoltà e la cosa funziona.
E I MOMENTI FORMATIVI, IL BUONGIORNO, TUTTO QUELLO CHE E’ TIPICO DEL SISTEMA PREVENTIVO SALESIANO?
All’orario di lezione ogni coordinatore/ice di classe aggiunge un tempo settimanale in più (mattina o pomeriggio), in cui la classe si ritrova, parla, racconta, dialoga sul proprio vissuto, su quanto le viene offerto (messaggio audio della Direttrice, della Coordinatrice/Preside, video formativi…). Ogni docente inizia la propria ora di video lezione (soprattutto la prima ora di ogni giorno) stimolando i ragazzi a parlare di quello che li preoccupa o li fa felici…Ci stiamo anche organizzando per…ripercorrere online il consueto pellegrinaggio ad una Basilica romana, che ormai è diventato una tradizione della nostra scuola in preparazione alla S.Pasqua.
MA I DOCENTI SI INCONTRANO, SI CONFRONTANO, PROGRAMMANO INSIEME?
Al termine di ogni ora di lezione, ogni docente manda un veloce riscontro della sua lezione sul gruppo Docenti di Whatsapp (alunni assenti, problemi di collegamento…); la Coordinatrice /Preside può così tempestivamente intervenire anche presso la famiglia per risolvere insieme il problema. Durante la settimana c’è un appuntamento quasi quotidiano su Skype (un Collegio Docenti che ci permette di fare il punto sulla mattinata e su eventuali interventi /variazioni da apportare al percorso; è anche un modo per dirci “Io con voi mi trovo bene!”). Alcuni docenti per materie affini si incontrano per confrontarsi su tematiche e modalità operative, le UA necessitano di variazioni per renderle più appropriate alle esigenze del tempo presente…insomma la giornata di lavoro del docente salesiano diventa lunga…24 ore!
CONSIDERAZIONI FINALI…O QUASI
Che cosa ci fa andare avanti in questo percorso educativo così particolare e stressante, ma pure necessario?
Vogliamo bene ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, alla nostra scuola e al nostro mondo salesiano, vogliamo contribuire con tutto il nostro impegno a costruire un futuro migliore, in cui tutti noi, insieme ai ragazzi, possiamo dire con semplicità e tanta… tanta umiltà “Io c’ero e con l’aiuto del Signore ho sperimentato la forza della Grazia e dell’Amore.”