ESERCIZI SPIRITUALI MGS LAZIO E UMBRIA, 29-31 marzo 2019
Sostare, lasciarsi amare, riscoprire, abitare e dare la vita, sono questi i temi attorno ai quali sono stati svolti gli esercizi spirituali di pasqua, le parole che ci hanno accompagnato nei diversi momenti in cui siamo stati chiamati a riflettere su noi stessi e sul nostro posto nel mondo.
“Non è il sapere molto che sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e gustare le cose internamente.” Con questa frase sono stati aperti gli esercizi, una frase che richiama un po’ la prima parola, quella che più di tutte mi ha colpito: sostare, sostare in un silenzio relativo e non assoluto, un silenzio curante, unico metodo tramite il quale le cose possono essere “sentite e gustate internamente”. Quindi, tramite questo, ritrovare un vero e proprio dialogo, una conversazione con tutte quelle voci che riceviamo e capire se queste sono compatibili con la nostra felicità. Così come per il sostare, quindi, siamo andati incontro alla necessità di lasciarsi amare, di diventare figli per poter essere padri; abbiamo esaminato la riscoperta di tutte quelle cose che si danno per scontato e che dovrebbero invece essere prese di nuovo in considerazione, l’interiorità, la preghiera e tutto ciò che è dato per scontato o che sfocia spesso nel sentimentalismo e nell’intellettualismo; infine, poi, ci siamo affacciati al tema del dare la vita, del donarsi come Dio si dona a ciascuno di noi, senza desiderare nulla in cambio. A tutto questo va aggiunto il luogo in cui è stato svolto il ritiro, la casa di San Biagio a Subiaco, un eremo posto sul monte Taleo, non riuscirei ad immaginare un posto più adatto a un’esperienza del genere, tra il paesaggio mozzafiato offerto dalla natura incontaminata e l’estrema ospitalità delle figlie di Maria ausiliatrice che ci hanno accolto come se facessimo parte della loro comunità. Ritorno a casa estremamente soddisfatto dell’esperienza fatta, un’esperienza che mi ha lasciato tanto, breve ma veramente intensa, vorrei ringraziare veramente di cuore tutte le persone che hanno permesso la realizzazione di questi esercizi e tutte le persone fantastiche che li hanno vissuti insieme a me.
Francesco Martiniello, Latina