Giovani e coronavirus: una ricerca dell’Istituto Toniolo
La ricerca promossa annualmente dall’Istituto Toniolo, è dedicata a “Giovani ai tempi del coronavirus. Quaderni Rapporto Giovani, n. 8 – Una generazione in lockdown che sogna un futuro diverso“.
In essa, reperibile QUI, si dà ampio spazio all’analisi del vissuto emotivo e relazionale e delle dinamiche identitarie non solo dei giovani in Italia, ma anche in Europa.
L’indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, 2000 italiani e 1000 in ciascuno dei grandi Paesi europei (Spagna, Regno Unito, Germania, Francia…).
Un capitolo dal titolo “Le scelte sospese della generazione della doppia crisi” evidenzia che, soprattutto i giovani italiani, hanno abbandonato i propri progetti di vita, almeno a breve termine, a differenza dei coetanei europei che dichiarano per lo più di averli posticipati. Le ragazze e le categorie più fragili, inoltre, avvertono maggiore preoccupazione riguardo al lavoro e alla conseguente possibilità di progettare il futuro.
Di fronte al malessere e all’isolamento che la pandemia ha causato, i giovani reagiscono spesso rafforzando identità comune, senso di appartenenza e solidarietà, valorizzando l’aspetto positivo delle modifiche al ritmo di vita che le restrizioni anticontagio hanno introdotto.
In generale, si nota che i giovani italiani si sentano più “a rischio” di fronte all’incertezza che la pandemia ha generato dei loro coetanei europei e che manifestino una intensità maggiore di stati d’animo, anche positivi (ad esempio “tensione verso…”). Più ampie anche le differenze di genere: le ragazze avvertono maggiormente il disagio.
“La fiducia nella prova” documenta la percezione delle Istituzioni nel tempo della pandemia: la fiducia sostanzialmente rimane, sebbene si possa rilevare una tendenza allo spostamento verso valori negativi, specialmente riguardo partiti politici, banche, sindacati, Chiesa Cattolica, Unione Europea. Cresce invece la fiducia verso il sistema sanitario, la ricerca scientifica e il volontariato.
Nel contributo “Stay at home stay online. In rete durante il lockdown” viene analizzato il rapporto con il mondo del web e dei social. Dai dati raccolti, sembrerebbe confermata la capacità dei giovani di utilizzare accanto ai social diverse e più accreditate fonti di informazione (tg, testate giornalistiche online, siti istituzionali, approfondimenti televisivi).
Complessivamente questo rapporto ci offre una prima istantanea dei giovani in questo tempo, ma ci fa intravedere anche molti aspetti che richiedono attenzione e cura.