Dall’Ispettoria Madonna del Cenacolo – La Spezia – Italia (2)
Comunità di Bibbiano
Riflessioni a partire dalle domande presenti nella Circolare e dalle seguenti altre domande:
Cosa possiamo apprendere in queste settimane? Quale conversione?
Cosa ci suggerisce lo Spirito Santo?
La preghiera riscoperta come tempo prezioso da valorizzare maggiormente: una preghiera “comunione” che si fa carico delle situazioni e che ci fa toccare con mano che “l’unione fa la forza”
– La preghiera sostiene le nostre giornate, diventa invocazione corale perché la nostra fede cresca e sia luce per trovare un senso, un motivo; una fede che deve crescere nella conoscenza e nell’aiuto concreto alle famiglie che stanno già sperimentando la precarietà economica
– “Vieni padre dei poveri” … le espressioni della sequenza allo Spirito Santo le sentiamo appropriate all’esperienza che tutto il mondo sta soffrendo e che toccano anche noi
– Lo Spirito Santo si rende presente nel silenzio interiore che fortifica la comunione con Dio e le sorelle, in un cammino progressivo, fino a trasformare in preghiera tutta la giornata nello scoprire la preziosità della vita
Dalla comunità alla fraternità, dalla paura alla generosità dell’ascolto, dalla maschera al rischio di un viso scoperto e leale, dal freddo mortale al coraggio di germogliare
– In questa vicinanza “forzata”, accogliere positivamente ogni gesto di vita, di energia, di stupore, di sana risata; offrire parole e silenzi che costruiscano; superare pregiudizi, “lasciar cadere” pensando a chi sta peggio di noi, rispettarci, rilevare il positivo, ritornare alla famigliarità in tutto (lavori di casa, bricolage, liturgia preparata e vissuta attraverso il silenzio, lo studio, la partecipazione alla sofferenza dell’umanità mondiale), lasciarsi ammaestrare dalle situazioni, dalle
persone, dalla preghiera
Generatività e maternità. La solidarietà che cogliamo in tante testimonianze (di chi sta rischiando la propria vita) e che ci spinge a una conversione nell’umiltà, nella carità, nel ritornare alle cose essenziali (non sarà più come prima)
– Riscoprire che vengono prima gli altri… che possiamo essere meno preoccupate delle cose che abbiamo e facciamo; la sana nostalgia di ciò che facevamo prima attraverso i gesti quotidiani con i ragazzi, le famiglie, la comunità educante…; un cammino di passione e risurrezione verso la Pasqua di Gesù incarnato profondamente nella situazione che stiamo vivendo…
Comunità di Alassio Villa Piaggio
Quali atteggiamenti coltivo per vivere con rinnovato amore e speranza le relazioni quotidiane, segno che “qualcosa di nuovo” sta avvenendo?
Lo Spirito Santo dona Grazia e Forza, è un dono gratuito di Dio che parla in noi anche quando non abbiamo voce, chiarezza di cosa chiedere e, nel suo donarsi ci aiuta a fare COMUNIONE.
ATTEGGIAMENTI: non giudicare, perdonare, silenzio (lasciar cadere), preghiera, rispetto delle diversità, docilità alle sue ispirazioni.
Come aiutarci a prendere maggior consapevolezza della presenza operante e trasformante dello Spirito Santo nella nostra esperienza personale e comunitaria, nella vita delle persone che incontriamo?
Attraverso atti di fede che mi aiutano e ci aiutano a guardare le persone e le situazioni con gli occhi di Dio; aiutandoci, nell’umiltà ad accogliere tutto ciò che ci stimola al bene.
Cogliere ed evidenziare il positivo; vivere il silenzio della carità operosa che sa vedere, donarsi, aiutare.
Quale attenzione del cuore per percepire la sua voce, la sua luce?
Liberare mente e cuore da pregiudizi; docilità alla Parola e alle luci che ci vengono dal quotidiano.
Vivere il quotidiano sapendo di vivere nella immensità della luce divina.
PREGHIERA. O Spirito di Dio, Dono, Grazia, Forza, consacraci nel tuo amore, muovi le nostre volontà, rinsalda la comunione tra noi, rendici conformi all’immagine del Figlio, e, come Maria, aperte e docili alla sua PAROLA.
Comunità di Livorno Santo Spirito
Grazie carissima Madre per la ricchezza della circolare n. 992 che ha come filo conduttore “Lo Spirito Santo … presenza viva che rigenera vita nuova”.
Il primo atteggiamento che abbiamo cercato di coltivare è l’interiorità per un ascolto fecondo che genera atteggiamenti di docilità alla Parola, di accoglienza reciproca tra di noi, di servizio vicendevole e slancio carismatico nell’educazione di tanti bambini, ragazzi, giovani che popolano la nostra comunità che porta questo bel nome “Spirito Santo”.
Soprattutto, carissima Madre, continuamente si innalza l’offerta di tante sorelle ricche di anni, ma anche di sapienza, di semplicità, di dono di sé, che generano vita attraverso il coraggio, la serenità e la pazienza nella prova. E la fecondità vocazionale ha anche questo segreto.
Grazie Madre per il suo essere centro di unità e guida nel cammino dell’Istituto in questo tempo così “prezioso” che ci spinge ad andare sempre “oltre”, con la guida dello Spirito e la presenza di Maria.
Comunità di Formigine
Per dire grazie nell’oggi: contemplando le grandi cose che Dio ha operato ed opera, cresce di giorno in giorno la riconoscenza personale e corale per la presenza dello Spirito Santo, che dà luce nuova e forza rigeneratrice al Carisma e nasce spontaneo il grazie a te Madre Jvonne, per la generosa dedizione con cui hai servito in amore e fedeltà l’eredità che ti è stata affidata, perché, con la luce e la forza dello Spirito e la protezione di Maria Ausiliatrice, l’Albero fecondo continuasse a portare i suoi frutti.
Le GRANDI COSE CHE Dio ha operato ed opera e che noi contempliamo con orgoglio di famiglia, di giorno in giorno fanno crescere la riconoscenza e ci invitano a dare continuità alla bellezza del carisma, aiutate da Maria a camminare in sinodalità e pronte ad accogliere il suo invito: “Fate tutto quello che Egli vi dirà”, fiduciose nella presenza dello Spirito Santo nel nostro tempo e fedeli al carisma “fino all’ultimo respiro”.
Comunità di Genova
Carissima Madre, nel rileggere la sua circolare 992, ci siamo sentite particolarmente interpellate come persone e come comunità.
Per essere generative sentiamo urgente:
– recuperare la consapevolezza di essere figlie, sorelle e madri, sempre;
– essere donne profondamente umane che si lasciano penetrare dallo Spirito per superare l’aridità e la stanchezza che a volte, abitano nel nostro cuore;
– vivere l’accompagnamento reciproco che pone come elemento fondamentale la valorizzazione del colloquio e la creazione di condizioni perché si possa realizzare.
In questi 12 anni di servizio, il suo farsi pellegrina nei vari continenti, ha permesso che la sentissimo più vicina e ci sentissimo più vicine. I suoi gesti, i suoi scritti, le sue parole sempre piene di ottimismo e speranza, generano in noi vita. Grazie!
