Dalla Comunità di Biancavilla – Ispettoria Sicula – Italia
Questo è il tempo del vino nuovo da porre in otri nuovi
Dalla condivisione della Circolare n. 992
1^ domanda: quali atteggiamenti coltivare per vivere con rinnovato amore e speranza le relazioni quotidiane segno che qualcosa sta avvenendo?
Le nostre riflessioni:
Ascolto della Parola. La Parola ci aiuta ad aprire la porta del cuore, ad avere uno sguardo pasquale che sa vedere il bene, il bello e il vero in ogni persona e in ogni situazione.
Umiltà. L’atteggiamento di umiltà ci fa decentrare e vedere il bene che c’è nell’altra; ci aiuta a puntare sul positivo, a riconoscere le proprie fragilità, ad essere capaci di perdono per allentare le tensioni che si possono creare in Comunità.
Cammino aperto in cui il passo di ciascuna apre un nuovo orizzonte.
Prendersi cura. Percepire l’altra come dono di Dio, terra sacra. “Polvere” amata da Dio. Diventare grembo di vita e fecondità di vita.
Fiducia nello Spirito Santo che suscita in noi la novità e la gioia di vivere. A volte, non siamo consapevoli del nostro essere qui e ora, in questa situazione, in questo posto. Essere sempre nell’atteggiamento di “ricerca” per scoprire la novità dello Spirito nel quotidiano.
2^ domanda: come aiutarci a prendere maggiore consapevolezza della presenza operante e trasformante dello Spirito Santo nella nostra esperienza personale e comunitaria, nella vita dei bambini, dei giovani, delle persone che incontriamo? quale attenzione del cuore per percepire la Sua voce, la sua luce?
Parola di Dio e preghiera intensa per migliorare le nostre relazioni quotidiane.
Essere presenti a se stessi per cogliere la presenza dello Spirito Santo nei piccoli gesti di ogni giorno, per percepire la presenza dello Spirito Santo in noi stesse e negli altri
Discernimento per scoprire che, a volte, dietro una facciata c’è tanto bisogno.
Guardare oltre, guardare il cuore perché la novità dello Spirito può venire anche da persone da cui non ci si aspetta nulla.
Dialogo fraterno: chiarirsi la motivazione dei propri comportamenti per scoprire l’azione dello Spirito, per riconoscere i piccoli passi che facciamo noi personalmente, ma che fanno anche gli altri. Se diamo uno sguardo alla nostra vita ci rendiamo conto di cosa ha operato lo Spirito Santo in noi e come ha operato anche negli altri
3^ domanda: perché il colloquio, che secondo Don Bosco è la chiave che apre i cuori, è caduto in disuso in alcune nostre realtà?
Siamo concordi nell’affermare che il colloquio è un evento di fede; è ricerca della volontà di Dio; richiede fiducia.
Perché il colloquio non è più valorizzato?
Si è persa la fiducia reciproca, la sintonia, l’unità di intenti.
Non c’è più un cuore di madre che sa ascoltare; al contrario tutte abbiamo bisogno di essere ascoltate.
Si avverte mancanza di prudenza da ambedue le parti; manca la pazienza dell’ascolto.
