Con Santa Maria Mazzarello, in festa!
13 maggio, in casa FMA è festa: ricordiamo la prima Figlia di Maria Ausiliatrice che chiamiamo anche Confondatrice per il suo importantissimo ruolo all’inizio della storia dell’Istituto. Non solo la prima FMA, ma proprio quella che ha saputo dare un volto femminile al carisma salesiano. Non da sola e non subito come suora. E questa è stata una delle caratteristiche più originali della sua vicenda: su 44 anni di vita, solo 9 come FMA. Gli altri li ha vissuti in famiglia, lavorando tra le viti dei vigneti del suo paese, e in parrocchia, con un piccolo gruppo di amiche che cercavano di darsi da fare con le ragazzine per tenere allegre, impegnate e di educarle nella fede. Maìn, così la chiamavano, vive una tappa determinante per la sua vita, dopo la malattia del tifo, contratta per l’assistenza prestata ad una famiglia di parenti, che le toglie le forze e la costringe a rivedere il suo progetto di vita. Una misteriosa visione le conferma che doveva continuare ad occuparsi delle ragazze e, con l’amica Petronilla, dopo l’apprendistato dal sarto, avvia un laboratorio di cucito in cui raccogliere le ragazze. Tra lavoro, preghiera e allegria le giornate scorrono serene.
Don Bosco, provvidenzialmente a Mornese, il paese di Maìn, conosce quelle attività e lo stile con cui vengono svolte e … trova il necessario per avviare la fondazione di un Istituto chiamato a fare per le ragazze ciò che lui faceva per i ragazzi.
Maìn, salesiana per istinto ( = dono dello Spirito Santo), e le sue amiche più strette, guidate da don Pestarino (sacerdote del paese, che nel frattempo era divenuto Salesiano), accolgono la proposta di Don Bosco e … cambiano programma: diventano suore per i giovani, Figlie di Maria Ausiliatrice.
In questo periodo, tantissime le iniziative, tutte on line, certo, per approfondire la conoscenza di questa donna che, con la sua esperienza di vita, ci sembra più vicina, proprio in questo tempo.
Qui trovate il triduo e la festa a MACOMER e qui il video del buongiorno della Scuola dell’Infanzia di GUSPINI