A servizio dei poveri … con sguardo di speranza!
Natale è ormai alle porte: l’albero è illuminato, gli addobbi disposti a festa; il presepe, come noi, attende Gesù che viene a portare speranza specialmente in questa fragile realtà che ci interpella.
Data la necessità di rimanere a casa, è certo che la preghiera permette di sentirsi nel cuore del mondo, ma come fare per essere più vicine alle povertà circostanti?
La nostra riflessione comunitaria ci ha portato a interrogarci e interrogare le realtà del nostro territorio. Ci siamo messe in dialogo con la Caritas di Albano, con la quale stiamo collaborando dall’inizio della pandemia: due volte al mese prepariamo una cinquantina di pasti che poi vengono distribuiti dagli operatori della Caritas stessa.
Il nostro voler regalare un servizio ai poveri e voler dare una luce di speranza in vista del Natale è così diventato un confezionare un piccolo segno per quelle stesse famiglie di cui mensilmente ci prendiamo un po’ cura: un semplice sacchettino di biscotti fatti da noi accompagnato da un bigliettino con un breve augurio per questi giorni di festa.
Ma come dimenticare le suore della comunità “Madre Romero” con cui siamo gemellate, ma da cui è impossibile recarci per i tradizionali auguri di Natale? Se non possiamo andare, come portare in maniera creativa il nostro augurio?
Venerdì 18 dicembre ci siamo messe all’opera dividendoci in 3 gruppi di lavoro: chi in cucina a impastare e sfornare biscotti, chi a tagliare e disegnare i biglietti di auguri, chi a pensare e creare gli auguri per le suore di Madre Romero. Un pomeriggio di lavoro intenso e gioioso, perché sapevamo che, seppur piccoli, erano gesti di luce e di speranza per un Natale più luminoso. Alla fine del pomeriggio, mentre cominciavamo a riordinare, ci siamo immaginate le espressioni dei nostri lontani, e per lo più sconosciuti, destinatari; espressioni sorprese o inaspettate di fronte a un gesto per noi così semplice e gratuito, ma che speriamo possa trasmettere la novità di Colui che, piccolo e povero, si fa prossimo agli ultimi e a tutti.
La speranza è il tema che ha tenuto desta la nostra vigilanza in questo tempo di Avvento facendoci accompagnare anche da testimoni di speranza. Per questo, abbiamo incontrato il direttore della Caritas Diocesana di Albano, don Gabriele D’Annibale che, con veloci e vivaci pennellate, ci ha illustrato le varie realtà caritative sorte per rispondere a situazioni di povertà diversificate, situazioni che si intrecciano coi sogni dei Pastori che hanno guidato la nostra Diocesi. Interpellati dall’intuizione di Paolo VI che ha voluto una Caritas non semplicemente assistenziale, hanno dato vita ad opere che si prendono cura dell’intera persona e la valorizzano fino a farla tornare pienamente in possesso della sua dignità e della sua realizzazione. Don Gabriele ci ha fatto dono di una testimonianza autentica, fatta di tante storie in cui non c’è chi dà e chi riceve, ma c’è uno scambio di vita e di esperienza. Piccole luci di speranza che si accendono nel territorio della Diocesi e che raccontano come anche nelle notti più buie la luce risplende e continua a portare calore.
Comunità Noviziato M. Ausiliatrice
CASTEL GANDOLFO