Il 25 aprile, nella Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice di San Biagio, è stata festeggiata la terza giornata del dialogo interreligioso sul tema “Pace è Missione” incentrata sulla formazione alla pace come mezzo di promozione alla vita e all’integrazione.
Hanno partecipato, oltre agli amici e conoscenti della Comunità, rappresentanti della religione ebraica, musulmana e buddista. Era inoltre presente un’amica della Comunità studiosa della cultura e religione induista. Dopo una breve presentazione della giornata da parte della Direttrice Suor Vilma Colombo, è intervenuta Suor Maria Pia Giudici, che ha ricordato l’importanza del rispetto del Creato come punto di incontro delle diverse Religioni e l’importanza di una vita semplice e sobria, non appesantita dalla corsa verso il possedere sempre di più. È stato poi fatto un momento congiunto di preghiera per la pace, in cui sono state lette una preghiera cristiana, una ebraica, una musulmana, una induista, una buddista e una delle religioni africane. All’inizio di ogni preghiera per la pace veniva accesa una piccola candela.
Ha seguito l’intervento di Don Giuliano Savina, Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI. Il ricco intervento di Don Giuliano ha evidenziato l’importanza dell'”andare verso sé stessi” per poter andare verso l’altro; dell’ascolto e il riconoscimento dell’altro, con le sue diversità, per poterlo accogliere, e scoprire che, in questa accoglienza, è possibile ritrovare sé stessi. Don Giuliano ha evidenziato come oggi in Europa la questione dei migranti ripropone il tema di Dio. L’Europa deve riscoprire i Testi Sacri per rifondare la propria coscienza e orientarsi per riscoprire la propria identità, per poter dialogare e accogliere l’altro.
L’intervento si è concluso con numerose domande e riflessioni del pubblico.
Il pranzo, caratterizzato da cucina multi-etnica rispettosa delle tradizioni delle diverse culture, è stato offerto dalla Comunità di San Biagio.
Nel pomeriggio è stato dato spazio agli interventi dei rappresentanti delle altre religioni. In particolare, il rappresentante musulmano Professor Salameh Ashour, presidente della comunità palestinese di Roma e Lazio, figlio della Palestina, una terra che da oltre cinquant’anni è un campo di battaglia, ha illustrato il suo pensiero e la sua Terra. Ha ricordato come sia l’amore il punto in comune tra le diverse religioni e ha ricordato i gesti di amore e solidarietà della Comunità musulmana.
Il rappresentante buddista Professor Lustrissimi Gianfranco, Presidente della Unione Buddhista Italiano, ha ricordato l’importanza del cammino dell’uomo verso l’Illuminazione. Interventi dal pubblico hanno sottolineato il ruolo della meditazione come via per arrivare a Dio che si ritrova in tutte le religioni.
Infine, c’è stata la testimonianza di una coppia mista Barbara Reale e Marco Calò, ebreo-cristiana, che vive il proprio dialogo interreligioso partendo dall’amore, dall’ascolto, dal rispetto delle differenze e dall’approfondimento della cultura e religione dell’altro.
La giornata è stata rallegrata da musiche e canti della “Compagnia di Canto Libero di Napoli”.
È stata una giornata molto arricchente. Ci siamo resi conto, ancora una volta, che quello che ci unisce è molto più di quello che ci divide, perché è la nostra fondamentale identità di uomini e di donne.
Nella Bibbia più volte incontriamo Dio come infinito Amore. La stessa realtà s’incontra in altri Libri Sacri delle diverse Religioni. È nella luce salvante di questa convinzione, ci siamo ritrovati insieme, nel pieno rispetto di ogni espressione religiosa e anche di chi è in ricerca.
Maria Cristina